mercoledì 25 aprile 2018

Labirinto di morte

Titolo: Labirinto di morte
Autore: Philip K. Dick
Anno: 1970
Tipo: romanzo
Genere: fantascienza
Per migliorare: trama, metafora, finale, temi sociali
Commento: è spesso considerato dalla critica il migliore dei romanzi minori di Philip K. Dick. Visionario, ha come tema la religione, l'alienazione dal lavoro e la natura della realtà.
Lo stile della prosa è semplice e lineare. 
Risultati immagini per il rituale
I personaggi non sono approfonditi, si ha l'impressione che restino solo abbozzati. Questo è dovuto sia al gran numero di protagonisti presenti, sia allo stile dell'autore, che predilige la trama ai  personaggi.
Lo scrittore non ha inserito un numero eccessivo di protagonisti, in quanto tutti quanti sono necessari alla specifica struttura della trama, che richiama quella dei "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie.
Particolare è la presentazione di una teologia ideata dall'autore confrontando le diverse religioni, e interessante è l'invio per posta delle preghiere da parte dei personaggi e il relativo (ipotetico) processo di approvazione. Questi elementi filosofici vengono introdotti in modo necessario alla trama e ai personaggi, non risultano posticci.
L'ambientazione è molto originale, come lo è il finale, del tutto a sorpresa, amarissimo.
La situazione finale dei personaggi, piena di una sottile disperazione ma aperta ad una forma di salvezza, è una metafora profonda della condizione umana. Altrettanto precisa, la metafora rappresentata dal desiderio di uno dei protagonisti di essere per mille anni un cactus rivolto al sole: fa riflettere molto sullo stato d'animo dell'autore in quel periodo.





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