mercoledì 24 aprile 2019

The Terror



Titolo: The Terror
Anno: 2018
Tipo: serie TV
Genere: thriller, horror, storico
Per migliorare: trama, esposizione premessa, personaggi, dialoghi, descrizioni, ambientazione, anticipazioni.

Commento: una serie tv basata su un romanzo di Dan Simmons, che prende spunto da eventi realmente accaduti nell'esplorazione dell'Artico da parte dell'Impero Britannico, alla ricerca del Passaggio a Nord-Ovest.
La premessa viene comunicata attraverso la ripetizione, costante e nascosta, del seguente messaggio: i riti, il rispetto dei defunti, il funerale, le divise, la gerarchia servono a proteggere l'uomo dalla barbarie. Quando viene meno il comando del Capitano Crozier, l'equipaggio si abbandona all'egoismo, arrivando al cannibalismo. Il lungo filo di eventi conferma questo messaggio: il mostro seppellisce il Comandante Franklin nello stesso buco di pesca alle foche dove il Comandante aveva gettato l'eschimese morto, mancando di tatto nel dargli una degna sepoltura.

Le descrizioni hanno il giusto peso. Sono brevi, mantenendo il ritmo della narrazione veloce. Si dilatano solo per essere funzionali alla trama. Per esempio, per evidenziare l'isolamento e la durezza dell'ambiente, l'inquadratura del deserto di rocce e ghiaccio della Terra di Re Guglielmo dura molto; lo spettatore si scoraggia assieme ai personaggi; spettatore e personaggi speravano che raggiungere la terraferma avrebbe salvato l'equipaggio.

Arco di trasformazione dei personaggi:
  • Il terzo in comando (Fitzjames) non solo si riconcilia con il Capitano Francis Crozier (il comandante in seconda), ma tiene ad avere la sua amicizia, all'approssimarsi della morte. Inoltre passa da una grossolano vantarsi delle sue gesta a una straordinaria finezza d'animo, godendo della pura amicizia del comandante in seconda.
  • il cattivo (Cornelius Hickey) compie un arco di trasformazione: dall'illusione di una fragile ambizione a una cattiveria costante e distruttiva, infine alla confessione finale di non essere mai stato amato da nessuno.
L'elemento della scoperta del Passaggio a Nord-Ovest non viene "sprecato": viene ripreso nel sacrificio del sottoufficiale che, poco prima di essere sbranato da mostro, capisce di averlo scoperto per primo, ridendo al fatto che non potrà dirlo mai a nessuno.

Tema della barbarie viene affrontato in poche battute, come avvertimento da un sottoufficiale esperto (Blacky) al comandante; Blacky aveva partecipato alla sfortunata spedizione di Ross. Lo spettatore collega questo dialogo con il flashback in cui Ross ammonisce il Comandante Franklin, chiedendogli se ha piano di riserva in caso di difficoltà, piano che il Comandante non ha pensato. In tal modo viene anticipato un peggioramento della situazione dei personaggi.

I flashback hanno molteplici funzioni:
  • raccontano l'antefatto della storia;
  • aumentano la tensione, attraverso l'anticipazione di un vago pericolo. Ad esempio, come si è detto, quando l'esperto esploratore Ross ammonisce il Comandante Franklin se ha pensato a un piano di riserva in caso di difficoltà;
  • aumentano la sensazione che le terre artiche siano inospitali, mostrando la vita agiata dei personaggi a Londra.

Uno studio in rosso




Titolo: Uno Studio in rosso
Autore: Arthur Conan Doyle
Tipo: romanzo
Genere: giallo deduttivo
Per migliorare: stile fluido e preciso, trama in due parti, personaggi, tema sociale
Commento: uno dei migliori romanzi che ha come protagonista Sherlock Holmes. Esprime con forza il tema della dignità della donna. Particolare la trama divisa in due parti:

  • la prima ambientata nel presente in Inghilterra, finalizzata alla ricerca del colpevole di efferati e misteriosi delitti;
  • la seconda ambientata nel passato in America, che spiega come e perché si sia arrivati al delitto.
Mi ha colpito un periodo, tratto dalla seconda parte, capitolo sesto:
"La furiosa resistenza opposta dal nostro prigioniero non stava evidentemente ad indicare un particolare odio nei nostri confronti poiché, trovandosi impotente, sorrise in modo affabile esprimendo la speranza di non aver fatto male a nessuno di noi durante la colluttazione. "Immagino che mi porterete alla stazione di polizia", osservò a Sherlock Holmes."

Questo paragrafo riesce a caratterizzare il personaggio del colpevole con poche frasi scorrevoli. L'espressione "osservò a Sherlock Holmes" contribuisce a scolpire un personaggio che, malgrado assassino, ha modi gentili. E' un verbo precisissimo, che definisce un personaggio arguto, calmo e ben educato, malgrado sia coinvolto in una tremenda colluttazione.

La tempesta di neve


Titolo: La tempesta di neve
Autore: Lev Tolstoj
Tipo: racconto
Genere: avventura
Per migliorare: descrizioni
Commento: mi ha colpito questa descrizione, nel primo capitolo:

"Benché dall'alto non cadesse la neve, sulla nostra testa non appariva nemmeno una stella, e il cielo sembrava straordinariamente basso e nero in paragone alla pianura netta e nevosa, che si distendeva davanti a noi."

L'autore descrive per negazione. Intuiamo che è presente la neve a terra perché si dice "benché dall'alto non cadesse la neve". "Sulla nostra testa non appariva nemmeno una stella" rende più opprimente il cielo basso. Queste proposizioni servono a preparare l'immagine della pianura e del cielo basso, creando un senso di attesa.