sabato 28 marzo 2020

Il vecchio e il mare





Titolo: Il vecchio e il mare
Autore: Ernest Hemingway
Tipo:romanzo breve
Genere: avventura
Per migliorare: stile preciso, ambientazione, pochi elementi usati bene, trama lineare, incipit, trama come metafora, messaggio, anticipazioni, stile essenziale.

Commento: l'incipit presenta in poche parole il problema iniziale, l'ambientazione e il protagonista.
La trama si svolge in modo lineare, come spesso accade nei romanzi brevi: è priva di sottotrame e racconta un storia così come avviene, senza flashback.
Le difficoltà del personaggio sono tutte anticipate prima che accadano, con noncuranza, come vaghe e brevi preoccupazioni del protagonista, che però fanno impensierire subito il lettore e, dunque, accrescono la tensione.
L'apparizione dei pericoli avviene con naturalezza. Ad esempio "Passò un'ora prima che venne in primo squalo". Non c'è alcuna enfasi.
L'intera trama è una metafora della vita e delle sue lotte, delle sue sconfitte, dell'oblio delle cose straordinarie (sancito, alla fine, dal colloquio distratto della coppia di turisti che ammira lo scheletro dell'enorme pesce).
La frase finale riutilizza un elemento più volte presentato nella narrazione, un'immagine suggestiva e densa, un sogno ricorrente del protagonista, enigmatico, che allude alla natura selvaggia e ai suoi ricordi giovanili.
Attraverso alcune ripetizioni del protagonista, il lettore apprende uno dei messaggi fondamentali del libro: la natura ha dignità pari all'uomo, e il protagonista la rispetta.
Lo stile essenziale e l'estrema naturalezza della narrazione si armonizzano con l'altro messaggio dell'opera: la naturalezza delle vittorie e delle sconfitte, della gioie e dei dispiaceri, la naturalezza della morte, la naturalezza di tutte le vicende della vita.
Uno stile narrativo che è essenziale come il protagonista.

domenica 22 marzo 2020

Contagion



Titolo: Contagion
Anno: 2011
Tipo: film
Genere: drammatico
Per migliorare: stile documetaristico, finale che spiega antefatto, narrazione sobria, esposizione premessa.

Commento: un film incentrato sulla narrazione documetaristica di un contagio da virus. La narrazione procede in modo sobrio, che enfatizza la drammaticità degli eventi.
La scelta di prediligere uno stile documetaristico ha come conseguenza che alcuni spunti narrativi presenti nella trama non vengono utilizzati fino in fondo, come lo spettatore potrebbe aspettarsi. Ad esempio il fatto che uno dei protagonisti sia immune al virus non ha conseguenze importanti sullo svolgimento dei fatti. Altri elementi, come il tradimento o la fuga di notizie, vengono utilizzati per la caratterizzazione del personaggio ma non per il proseguo della trama. 
I personaggi vengono colti nelle loro debolezze e nei loro pregi in modo oggettivo, in modo coerente con lo spirito documentaristico del film. Questa descrizione oggettiva però non è mai casuale ma sempre ragionata. Ad esempio la fuga di notizie da parte del direttore alla moglie per salvarla dandole un vantaggio sugli altri è compensata dal generoso gesto finale di cedere il suo vaccino al un bambino, il tradimento della madre è compensata dalla storia d'amore della figlia. In definitiva, il messaggio che viene costruito è "così la vita, che a volte cade nel male e a volte nel bene, ma continua" (questa è una delle premesse del film, cioè l'assunto su cui si basa la narrazione).
Il finale spiega l'origine della diffusione del virus, aggiungendo una tensione che non sarebbe stata possibile ottenere in altro modo. Infatti, verso la fine il film mostra la vita sociale riprendere normalmente; questo finale sarebbe stato banale e non avrebbe sciolto tutti i dubbi dello spettatore sulla strana natura del virus, né avrebbe potuto additare la deforestazione come la vera causa del contagio.